Nei precedenti post vi ho parlato di Scilla, località incantevole che si trova nella parte meridionale della Calabria, della Marina, delle case e del suo paesaggio. Oggi vi parlerò di Chianalea il pittoresco e antico borgo dei pescatori, terminando così, il mio viaggio in questa località bellissima e leggendaria...
Marina Grande è divisa dal borgo di Chianalea da uno sperone di roccia su cui poggia il Castello dei Ruffo di Calabria, basta percorrere la strada panoramica che costeggia il lungomare Cristoforo Colombo per arrivare al porticciolo di Scilla, che durante i periodi invernali ospita barche da pesca ma nel periodo estivo imbarcazioni da diporto di medie e piccole dimensioni. Dal porto, vicino al parcheggio una stradina, accessibile solo a piedi o con motorini per i residenti e porta direttamente nell’abitato...
Ho visitato Chianalea di sera, era ben illuminata con le luci che ne rilasciavano un senso di mistero e di romanticismo, l'obiettivo, purtroppo non è riuscito a catturare ne a trasmettere la bellezza ed il fascino di questo piccolo borgo con le vecchie case addossate le une alle altre ed il mare che le lambisce... Chiamato anche Acquagrande o Canalea, il nome deriva da "piano della galea" perché le piccole case sono costruite sugli scogli e divise tra loro da canali ( che fanno da riparo e attracco alle barche dei pescatori che abitano queste zone) e discendono direttamente nel mare, motivo per cui Chianalea è anche definita la piccola Venezia del Sud.
Camminando nel borgo si è avvolti da un intenso profumo di mare e, il silenzio amplifica il suono suggestivo delle onde in sottofondo che s‘infrangono sugli scogli, le case sembrano quasi galleggiare nell’acqua, con le barche tirate all’asciutto quasi fino alla porta di casa.
Chianalea è abitata per lo più da pescatori che si dedicano alla caccia del pesce spada, ma vi sono anche ristoranti molto romantici con terrazzi sul mare,
nella foto a sx la fontana della Sirena simbolo del borgo e poi chiese e palazzi cinquecenteschi
tra questi l'antica residenza privata dei Ruffo di Calabria, il Palazzo Scategna, con la sua doppia fila di balconi in pietra squadrata, che si trova
sullo "Scaro Alaggio" dove vengono ormeggiate le barche dei pescatori, quando il mare è agitato.
La visita a questo borgo, anche se, è avvenuta di sera è stata molto suggestiva, chiudendo gli occhi rivedo di nuovo quei panorami mozzafiato, le luci, le mini viette in salita e in discesa, le scalette che si inerpicano e ridiscendono al mare, gli archi,
le vecchie case addossate le une alle altre, divise tra loro da canali, il mare ... e la cordialità e la cortesia della gente.
Sia Omero che Virgilio nei loro poemi raccontano di Scilla, come un mostro, un mito pauroso e, nell'immaginario collettivo appare come una località spaventosa, seducente e misteriosa, in realtà Scilla, è tutto questo, ma è anche una località turistica e balneare molto importante e sicuramente, uno, tra i borghi più belli e suggestivi d'Italia... una Sirena nel Mar Tirreno!
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