Argomenti

domenica 17 febbraio 2013

Le chiese rupestri di Matera

Il mio viaggio a Matera, (una città che ti rimane senza parole, per i  suoi vicoli, le stradine, i muretti, le caverne, le scalette, i paesaggi pittoreschi termina con le sue chiese rupestri, così chiamate perchè scavate nella roccia e impreziosite da affreschi e da preziosismi architettonici. Chiese che rappresentarono l'antico rifugio e il luogo di culto per eremiti e pastori e in tempi più recenti della storia  anche un rifugio  per i briganti

Le  chiese rupestri a Matera e dintorni sono  più di 155, la maggior parte sono state realizzate prevalentemente fra il X e il XV sec. Alcune sorgono in luoghi davvero inaccessibili, come i precipizi ma altre sono integrate nel tessuto urbano dei Sassi di Matera, nei rioni popolari sorti dopo la legge di risanamento dei Sassi, nei quartieri nati in seguito all'estensione della città, nei borghi...
naturalmente non ve le mostrerò tutte ma solo alcune e tra queste non possono mancare:
DSCN0309.JPGDSCN0313.JPG
la Chiesa di Sant'agostino costruita su un costone roccioso a strapiombo sul torrente Gravina, all'estremità nord-ovest dei Rioni Sassi...
DSCN0644.JPGDSCN0653.JPGla Cattedrale che domina questo straordinario paesaggio costruita in tufo ricavato dalla cava della Vaglia...
  
DSCN0411.JPGDSCN0414.JPGLa Chiesa di San Pietro Caveoso che sorge sull’omonima piazzetta, nel quartiere dei Sassi sulla facciata vi sono  le statue di San Paolo a destra, al centro la Madonna della Misericordia e a sinistra San Pietro .
 DSCN0412.JPGDSCN0701.JPGe come non parlare della Chiesa di Santa Maria di Idris che nasce dallo sperone roccioso del Monterrone. Chiesa per metà scavata nel masso roccioso e per metà costruita in muratura dopo il crollo della volta a botte avvenuta prima del XVI secolo, con un panorama unico, sulla città e sulla Gravina...
DSCN0550.JPGDSCN0549.JPGe ancora in Piazza Vittorio Veneto  la Chiesa e Convento di S. Domenico che risale alla prima metà del XIII secolo. Il convento occupava gran parte dei locali ipogei sottostanti all’odierna chiesa e al Palazzo del Governo accanto;
 DSCN0524.JPGDSCN0525.JPGo la Chiesa del Purgatorio in Via Ridola, le cui decorazioni si incentrano tutte sul tema della morte e della redenzione delle anime...
un viaggio a matera la città dei sassi e le sue chiese rupestri,viaggio,matera,la città dei sassi,le  chiese rupestri di matera,matera la città dei sassiun viaggio a matera la città dei sassi e le sue chiese rupestri,viaggio,matera,la città dei sassi,le  chiese rupestri di matera,matera la città dei sassi

 la Chiesa di S Lucia alla Fontana...

un viaggio a matera la città dei sassi e le sue chiese rupestri,viaggio,matera,la città dei sassi,le  chiese rupestri di matera,matera la città dei sassi
La chiesa di S Francesco d'Assisi alla quale si accede da un ampia scalinata... ecc. ecc.
Le chiese a Matera caratterizzano il territorio rupestre, raccontano la fede dei poveri, senza gli ori ed i marmi delle grandi cattedrali e arricchiscono di fascino questo fantastico sito dichiarato dall’Unesco nel 1993 Patrimonio dell’Umanità.
Le foto di Matera che vi ho mostrato nei post precedenti e anche oggi in questo post, raccolgono solo una piccola parte del grande patrimonio artistico, culturale di questa città, non basta un blog per raccontare di Matera ...
E non posso terminare questo post e questo viaggio a Matera non citando le parole di Carlo Levi, tratte dal famoso romanzo Cristo si è fermato a Eboli:  « Arrivai a Matera verso le undici del mattino. Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c'è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche [cioè scavate nella roccia]. Allontanatami un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall'altro costeggiava un precipizio.  In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l'inferno di Dante, in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto. Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante. »

Leggi anche
Matera la città dei Sassi
Matera candidata a capitale europea della cultura nel 2019.
Un viaggio o un week end a Matera