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giovedì 5 maggio 2011

Contrade e Palio di Siena

Nei   precedente post "Monumenti e strade Di Siena", vi ho raccontato dell'atmosfera suggestiva delle strade, dei palazzi, dei monumenti di Siena e abbiamo accennato alle contrade, le diciassette suddivisioni storiche della città all'interno delle mura medievali, Oggi, parleremo proprio di questo mondo affascinante, le contrade ma anche  del Palio...







Contrade e Palio di Siena


La contrada per i senesi rappresenta tutto: un territorio, un popolo, una sede, un'organismo democratico, una bandiera, ed  il Palio,  quattro giorni (tra preparativi, assegnazione dei cavalli e dei fantini, la corsa e i festeggiamenti) emozionanti e ricchi di storia, sono vissuti dai senesi tutti con  il cuore e carichi di  grande tensione. 

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Del Palio, non se ne può fare a meno di parlarne in questo blog, perchè, Siena è conosciuta in tutto il mondo non solo per  il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti, le opera d'arte, i monumenti, i vicoli stretti e tortuosi che offrono spettacoli da lasciare a bocca aperta, ma anche per questa festa. La vita della città ruota intorno al Palio: le contrade si preparano per la gara in modo meticoloso e organizzano attività durante tutto l’anno, il Palio non è una semplice corsa di cavalli ma una questione di vita o di morte!

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Questa sotto è piazza Salimbene, al centro della piazza la statua di Sallustio Bandini, opera di Tito Sarrocchi del 1882. Una piazza molto importante per i Senesi, ma soprattutto per le contrade, in quanto, qui, nei giorni di festa, come in tutti i palazzi situati nella contrada vincitrice e ai confini di essa, verranno esposte  tutt'intorno, nelle trifore la bandiera e gli arazzi della contrada vincitrice il palio di Siena 

25-04-11_1123.jpg25-04-11_1124.jpgDietro la statua, possiamo vedere il Palazzo Salimbeni mentre a sinistra e a destra si trovano, rispettivamente, il Palazzo Tantucci, originariamente progettato alla metà del 1500 dal Riccio, e il Palazzo Spannocchi, originariamente quattrocentesco (1470) e progettato da Giuliano da Maiano.

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Siena è divisa attualmente in diciassette contrade, che corrispondono a 17 territori della città. La contrada, per il senese, è molto di più di un quartiere, è una specie di congregazione di mutuo soccorso, di appartenenza ad una famiglia molto allargata. Si appartiene a una Contrada, non si tifa per essa; è una differenza fondamentale. Si appartiene a una Contrada per diritto di nascita o, se si nasce fuori dalle mura, per appartenenza dei genitori. Per chi non rientra in questi due criteri, diciamo che ogni altro criterio può essere valido, ma, una volta effettuata la scelta (sancita dal battesimo contradaiolo), l'appartenenza a quella specifica Contrada non può più essere cambiata.

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Le contrade organizzano eventi, aiutano chi tra gli iscritti abbia particolari necessità, curano la distribuzione degli alloggi popolari o degli aiuti ai più deboli o ai malati, fanno attività formative e culturali. E, preparano ciò che per i turisti è solo una festa folcloristica: il Palio,  ma per loro una vera ragione di vita.

Il Palio si svolge normalmente due volte l'anno: il 2 luglio, il Palio di Provenzano (in onore della Madonna di Provenzano) e il 16 agosto il Palio dell'Assunta (in onore della Madonna Assunta).

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Le Contrade custodiscono gelosamente il loro territorio: i confini sono segnati dalle tabelle di confine, cioé una targa con lo stemma della contrada, murata agli angoli delle vie. Questo è lo stemma della  contrada della Selva


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In occasione della festa del Santo Patrono (ogni contrada ha il suo), detta "Festa Titolare", viene effettuata, la ricognizione dei confini: un corteo con tanto di autorità della contrada, Tamburini e sbandieratori (che qui si chiamano Alfieri), percorre il proprio perimetro e si incontra ai varchi di confine con le rappresentanze delle contrade adiacenti.

Il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno dieci delle diciassette Contrade in cui è suddivisa la città si sfidano per ottenere il Palio, un drappo di stoffa dipinto da illustri artigiani, che verrà custodito negli anni a venire. La città vive giorni scanditi da celebrazioni e rituali inerenti alla corsa, che non fanno che accrescere l'interesse nei suoi riguardi per chi la guarda da fuori e la tensione e l'emozione per chi la vive da contradaiolo. Il sorteggio dei cavalli è uno dei momenti più importanti e attesi. Si guarda con trepidazione alle prove, dalle quali si può intuire quali sono i favoriti. Infine si celebra la corsa e da qui ne uscirà la Contrada vincitrice.

Le contrade che vincono il Palio di luglio e quello di agosto festeggiano in modo fastoso le vittorie verso la fine di settembre e agli inizi di ottobre. Nei rari casi in cui la stessa contrada partecipi e vinca entrambi i Palii di un anno, si dice che questa abbia fatto "cappotto" e in questo caso i festeggiamenti saranno ancora più sfarzosi.

I festeggiamenti iniziano subito: i contradaioli ricevono il Palio e con quello si recano in Provenzano (per il Palio di luglio) o al Duomo (ad agosto) per cantare il Te Deum di ringraziamento. Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d'onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.

Siena è una città bellissima che merita di essere visitata appena possibile ... ma non è finita qua, il resto ve lo racconterò nel prossimo post