Oggi vi racconterò del borgo di Gerace, piccolo gioiellino calabrese, arroccato su una rupe, (costituita da conglomerati di fossili marini) che si è sviluppato con i borghi l’uno sull’altro a cono, ciascuno difeso da possenti e ben visibili mura, un borgo ricco di storia, di cultura ma anche un importante punto turistico e di vacanza calabrese
Nel precedente post vi ho raccontato dell'arrivo al borgo di Gerace, (attraverso l'Aspromonte) e dello spiazzo di Baglio, che si trova nella parte alta della città, con il caratteristico prato verde a quadrifoglio, del panorama meraviglioso che si può godere da questo luogo e delle rovine dell'antico castello, e da questa strada che inizia il nostro meraviglioso tour...


Basta guardarsi intorno, per apprezzare i particolari che riportano a tempi passati: le strade, lastricate con pietra viva,
Attraversando la porta urbica, l’Arco dei Vescovi, di origine barocca, su cui è possibile ammirare, la meridiana e lo stemma del vescovo, si accede a Piazza Tribuna, sede anche del museo civico, botteghe ecc.

Da piazza cattedrale parte una strada che ci porta dritti a piazza delle tre chiese: la chiesa del Sacro Cuore, quella di San Francesco, e la chiesa di S. Giovanello, (nella foto a sx in alto), molto caratteristica perchè molto semplice e rustica, è realizzata infatti in pietra.
Il paese è un dedalo di vicoli ... che portano a scorci meravigliosi, a chiese, a piazze...
che lasciano a bocca aperta!
Da questi vicoli, continuando a scendere si arriva a Piazza del Tocco, il salotto cittadino, dove gli abitanti sono soliti riunirsi
Il nome di questa cittadina deriva da Jerax, sparviero, secondo la leggenda l'origine risale ai tempi dell’antica Magna Grecia ed in particolare agli abitanti di Locri,


Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più bei palazzi signorili della città, a cominciare da Casa Furci per continuare con Casa Migliaccio e l'abitazione storica del Barone Macrì. A due passi dalla piazza è possibile ammirare il Palazzo della Città un tempo sede dei feudatari della zona ... ma, il resto ve lo racconterò nel prossimo post